Non potevi essere altro che tu l’anfitrione del nostro nuovo sito.
Quando ti abbiamo adottato pensavamo di darti una casa e invece è stato subito chiaro che saremmo stati noi gli inquilini del tuo nuovo regno.
Ti sei sistemato e hai riempito di te, della tua allegria, curiosità e infinito, immenso affetto, tutto lo spazio intorno; tu, così piccolo e così gigantesco.
Ora che non ci sei più sembrano diverse anche le proporzioni delle stanze, tutto vuoto, silenzioso, una penombra continua.
Anche gli ospiti che tornano a trovarci ti cercano con lo sguardo appena scesi dalle auto, e quando gli dico che non ci sarai più a elemosinare biscotti a colazione mi guardano come se fosse impossibile.
Lo stesso sembra a me, nonostante sia passato tanto tempo da quando ci hai lasciati.
E la sera, dalla mia sdraio sotto la pergola, ti vedo ancora lì, sorcettino, vigile a controllare la valle dal punto che sarà per sempre il posto tuo.